giovedì 21 giugno 2012

La TV ci inganna

Guardate questo film (fino alla fine: c'è una sorpresa) per rendervi conto di quanto possa essere  falsa e non credibile la televisione e i suoi contenuti.

martedì 12 giugno 2012

Cellulari cancerogeni, un'altra prova.. se ce ne fosse bisogno.

da http://dailystorm.it/2012/06/05/telefoni-cellulari-faranno-la-fine-delle-sigarette/


L’inchiesta sui telefoni cellulari. Le Ricerche scientifiche che hanno indicato il potenziale cancerogeno delle onde elettromagnetiche. Le contraddizioni dei produttori. I ripetitori in Italia. Consigli per un uso più sano del cellulare.

Ci sono cinque miliardi di utenti che utilizzano i telefoni cellulari. Mentre leggete questo articolo, è probabile che abbiate il vostro telefono in tasca o accanto a voi. Per quanto possa essere bello e necessario, sarebbe bene posarlo a qualche metro di distanza prima di proseguire nella lettura. Poco più di un anno fa Report mandò in onda l’ennesima inchiesta shock, per lo più snobbata dai media ufficiali. In questo documentario si cerca di capire se i telefoni cellulari siano nocivi alla salute o meno. Vediamo di fare un breve punto della situazione.

LA RICERCA – In letteratura scientifica è possibile trovare svariate ricerche che affermano di non aver trovato alcun nesso causa-effetto tra uso dei cellulari e cancro. Queste ricerche sono state spesso finanziate dalle stesse case produttrici di telefoni, e ai loro risultati se ne contrappongono molte che hanno evidenziato risultati opposti.
Nel 1993, il ricercatore statunitense Henry Laipubblicò uno studio sull’effetto delle onde elettromagnetiche dei telefoni cellulari sui ratti. Questi infatti, una volta esposti per 2 ore alle onde di un comune cellulare, presentavano tracce di DNA interrotto: un effetto biologico che può essere all’origine del cancro. 
Nel 1998, un altro ricercatore di nome Jerry Philips, replicò gli esperimenti effettuati sui ratti, utilizzando questa volte delle cellule umane. I risultati furono gli stessi: tracce di DNA interrotto.
Il 31 maggio 2011 il verdetto più importante: l’Organizzazione Mondiale della Sanità pubblica un documento in cui viene ammesso che le radiazioni dei cellulari sono potenziali cancerogeni, di classificazione IARC 2B. Quindi, le onde elettromagnetiche vengono indicate come potenziali agenti cancerogeni, di cui si hanno ancora limitate evidenze per mancanza di dati.
Altri scienziati, come Lennart Hardell, hanno espresso maggiore preoccupazione riguardo alla correlazione cellulari-tumori in seguito ad altre ricerche svolte privatamente, ma sicuramente c’è ancora bisogno di chiarezza, e di una ricerca scientifica portata avanti con trasparenza e solidità.

CONTROSENSO – Al giorno d’oggi nessuno legge più il libretto d’istruzioni dei cellulari. Eppure, in alcuni di essi (come in quello dell’iPhone), viene consigliato di mantenersi ad una distanza di qualche centimetro quando si effettua o si riceve una chiamata. Si ritiene che, in questa maniera, una minore quantità di onde elettromagnetiche penetri all’interno del cervello.
Le ricerche per mettere a punto questo metodo d’utilizzo sono state finanziate dagli stessi produttori di telefoni, il che lascia qualche sospetto di non affidabilità. La domanda sorge spontanea: se non vi è alcuna evidente prova scientifica della cancerogenosità dei cellulari, perché consigliare di mantenerli ad una certa distanza?

ANTENNE – Anche le antenne ripetitrici emettono campi magnetici potenzialmente pericolosi per l’uomo, e i cellulari hanno bisogno proprio di molte di queste antenne. Per questo ce ne sono ad ogni angolo della città.
Nel 2002 l’ex Ministro delle Telecomunicazioni Gasparri fece approvare un decreto (Decreto Legislativo n. 198 del 4/9/2002) che prevedeva la possibilità di installare antenne per cellulari praticamente ovunque, senza rispettare alcun criterio urbanistico. Nel 2011 si sono poi alzati i limiti di emissione di onde da parte delle stesse.
L’ARPA (Agenzia Regionale  per la Protezione dell’Ambiente) è l’ente predisposto al controllo della sicurezza ambientale, ma basa le sue misure di sicurezza sulle indicazioni fornite dagli stessi produttori. Ancora una volta si verifica, quindi, un caso di conflitto di interessi: chi vende il prodotto interferisce con le scelte di chi dovrebbe controllarne la qualità.

LA STORIA SI RIPETE - Come è successo per le sigarette, ci vorranno anni per una completa chiarezza sulla questione. Potete anche solo immaginare quante scartoffie burocratiche vi siano dietro e quanti stratagemmi abbiano a disposizione le lobby per rallentare il processo.
In attesa di maggiori informazioni su i danni dovuti dalle onde emesse dai telefoni cellulari, che certo bene non possono fare come abbiamo visto, è bene tenere a mente qualche piccolo accorgimento nell’utilizzo che ne facciamo quotidianamente: chiamate sempre con l’auricolare (riduce l’esposizione alle onde del 90%), togliete il telefono dalle tasche appena potete, non dormite con il telefono acceso, o quantomeno vicino alla testa. Per i genitori: i bambini sono meno protetti rispetto agli adulti, quindi non sarebbe un male evitare di comprare il cellulare prima che compiano 10 anni, anche perché a quell’età non si capisce bene a cosa possa servirgli.

Valerio Tripodo

venerdì 13 aprile 2012

Nuvole modulate

Volevo farvi notare la strana forma delle nuvole sulla Sicilia, sembrano onde modulate con un centro di emissione più o meno al centro della regione.

mercoledì 8 febbraio 2012

Vaccini e cancro vecchie e nuove correlazioni

Inserisco quanto segue dal sito Correlazioni tra vaccini e tumori: parla un medico[DA DIFFONDERE!]
- Dott. Marcello Caselli
Medico chirurgo
Spec. in Farmacologia applicata -



Attualmente vediamo sempre più bambini affetti da tumori ( leucemie, linfomi, tumori del cervello, etc) e questa nostra constatazione è confermata dalla pubblicazione del Rapporto2008 AIRTUM (ASSOCIAZIONE REGISTRO TUMORI) relativo al periodo di osservazione 1988-2002. Nel Rapporto sono in aumento i tre tumori più frequenti nell’infanzia: leucemie (+ 1,6 % annuo ), linfomi (+ 4,6 % annuo), tumori del sistema nervoso centrale ( + 2,0 % annuo). Queste percentuali sono più alte se confrontate con i dati degli altri paesi d’Europa e degli USA. Una possibile spiegazione potrebbe ricercarsi nell’obbligo vaccinale esistente ancora in Italia, a differenza degli altri paesi? Potrebbe esserci, in altri termini, un rapporto di tipo causale tra vaccinazioni e tumori? Qui occorre fare una doverosa premessa: le stesse case farmaceutiche non escludono nei loro foglietti illustrativi tale rapporto ed affermano di non aver eseguito tests per la cancerogenicità neppure sugli animali. Le diciture riportate nei suddetti foglietti lo evidenziano : “Non è stato valutato per questo vaccino il potenziale carcinogeno, mutageno e di danni alla fertilità”; “Studi a lungo termine non sono stati condotti per valutare il potenziale cancerogeno, mutageno e di danni alla fertilità”. Quindi se, in mezzo secolo, non sono stati fatti questi studi (neppure sugli animali!), come si fa ad escludere tale nesso di causalità e ad affermare che i vaccini sono innocui? Gli studi sono tutti a breve termine (cioè, della durata di pochi giorni) e mancano studi a medio e lungo termine (della durata di mesi ed anni). Da un punto di vista statistico, i tumori sono più frequenti nei soggetti vaccinati o in quelli non vaccinati? Anche a questo riguardo non vi sono, purtroppo, ricerche in cui vi sia un confronto tra “vaccinati” e “non vaccinati“. Nel corso dell’ultimo secolo vi sono stati medici che hanno intuito, in base alla loro esperienza professionale, il possibile ruolo causale delle vaccinazioni nell’insorgenza dei tumori:

"Cancer was practically unknown until vaccination began to be introduced" (Dr. W.B. Clark, NY Press 1/26/1909 ); [Trad: "Il cancro era praticamente sconosciuto prima che fosse introdotta la vaccinazione"]
"I am convinced the increase in cancer is due to vaccination." (Dr. Forbes Laurie, Medical Director, Metropolitan Cancer Hospital, London ); [Trad: "Sono convinto che l'aumento dei casi di cancro sia dovuto alle vaccinazioni"]
"I have no hesitation in stating that in my judgment the most frequent disposing condition for cancerous development is vaccination and re-vaccination" (Dr. Dennis Turnbull, 30 year Cancer Researcher, ‘Vaccines: Are They Really Safe & Effective’ N. Miller ); [Trad: "Non ho alcuna esitazione ad affermare che, a mio giudizio, la condizione più frequente per lo sviluppo canceroso è la vaccinazione e il richiamo"]
"Vaccination also causes leukemia to break out." ( Dr. B. Duperrat, Presse Medicale , Paris, France 3/12/55 ); [Trad: "La vaccinazione causa anche manifestazioni di leucemia"]

Sebbene da parecchi decenni, insomma, vi siano segnalazioni di malattie tumorali in soggetti vaccinati, si evita di effettuare ricerche; anzi dagli anni ‘90 il loro numero si riduce sempre più. Evidentemente non si vogliono mettere in discussione i programmi di vaccinazione di massa a cui sono sottoposti i civili e i militari. Si tenga presente che i militari ed i bambini sono tra le categorie più coinvolte nelle vaccinazioni di massa e, quindi, più esposte ai danni da vaccino. Malgrado queste carenze delle aziende farmaceutiche vi sono numerosi studi su una probabile correlazione tra vaccinazioni e tumori. Sul notiziario di legatumori senese (del Nov-Dic 2008) si legge: "Per riportare la letteratura scientifica mondiale sui rapporti tra reazioni alle vaccinazioni e insorgenza dei tumori occorrerebbe un Notiziario di centinaia, se non di migliaia di pagine”.
E, dopo aver riportato alcuni studi, sullo stesso notiziario: “Ci fermiamo qui, perché l’ulteriore documentazione è imponente. Infatti ci sembra sufficiente a giustificare il nostro impegno statutario per cercare di prevenire l’insorgenza di tumori come conseguenza di vaccinazioni. E non solo nei militari.”
E non solo nei militari (sic!). In un’intervista il prof. Franco Nobile, docente in Semeiotica Chirurgica e specialista in Oncologia, autore di numerose pubblicazioni scientifiche e con importanti cariche nel campo della prevenzione oncologica, ha affermato: “Le nostre ricerche sulle possibili cause dell’accertato turbamento delle difese immunitarie hanno prioritariamente iniziato ad indagare su quei farmaci che ci vengono somministrati sin dai primi mesi di vita per potenziare proprio il nostro corredo immunitario: i vaccini.” Alla domanda dell’intervistatore "Allora, egregio Professore, il suo pensiero nelle ricerca delle cause delle insorgenze tumorali tra i militari impiegati in missione all’estero è di assoluzione per l’uranio impoverito mentre colloca tra gli indiziati i vaccini o, piuttosto, le modalità d’uso e di conservazione degli stessi e i relativi tempi di inoculazione. E‘ così?", il prof. Nobile ha replicato: "Lo sa perché in USA le compagnie non assicurano più per danni alla salute provocati dai vaccini? Perché ormai sono largamente documentati i legami tra certe vaccinazioni e l’insorgenza di malattie autoimmuni e di tumori…".
Sarebbero clinicamente accertati, dunque, legami tra certe vaccinazioni e l’insorgenza di cancri, dalle leucemie ai linfomi di Hodgkin e non Hodgkin; lo confermerebbe anche uno studio dell’Istituto per i Tumori Mario Negri di Milano che ha messo sotto accusa soprattutto le vaccinazioni antipolio e anti-tbc.
Nel gennaio del 2006, davanti alla Commissione parlamentare d’inchiesta sulle problematiche correlate alle vaccinazioni, il dott. Valerio Gennaro, medico epidemiologo ed oncologo - Istituto Nazionale per la Ricerca sul Cancro (IST) di Genova- ha dichiarato: "Il problema della formaldeide: attualmente è accertata come sostanza cancerogena, quindi è passata dal livello di cancerogeno umano “probabile” a quello di “certo”. L’Agenzia Internazionale per la ricerca sul cancro (IARC), nel 2006, basandosi in gran parte, ma non esclusivamente, sui risultati di uno studio condotto dal National Cancer Institute (NCI), ha classificato la formaldeide (sostanza contenuta anche in diversi vaccini) come noto cancerogeno umano. Ha anche concluso che c’erano dati per collegare l’esposizione per inalazione di formaldeide alla leucemia. Successivamente, in una sua pubblicazione del 2009, ha ribadito che per la formaldeide viene confermata la valutazione di cancerogenicità per l’uomo in classe 1 (cioè, sostanze sicuramente cancerogene) e ne ha sottolineato la pericolosità per lo sviluppo di diverse malattie tumorali, tra le quali la leucemia : “…la formaldeide può causare anomalie nelle cellule del sangue, anomalie che sono caratteristiche dello sviluppo della leucemia”. A questo punto si impone una riflessione inquietante. Questa sostanza, presente in diversi vaccini in forma liquida, in una forma ,cioè, molto più concentrata rispetto alla forma gassosa, viene somministrata per iniezione (saltando tutte le barriere difensive del sistema immunitario) ai nostri bambini - anche ai più piccoli- e ai nostri militari. Non solo. Poi non viene fatto in maniera sistematica neppure il controllo di questi vaccinati nel tempo.

venerdì 27 gennaio 2012

Scie artistiche sulla Sicilia


Oggi il cielo della Sicilia è solcata da splendide formazioni nuvolose che il pasaggio di aeromobili hanno gentilmente rilasciato per movimentare quel cielo azzurro che da qualche tempo intristiva le giornate.