Vi propongo questo post da Luogocomune.net relativo all'intervita di Larry King ad Ahmadinejad. Nell'intervista il capo di stato iraniano ha ribbattuto punto per punto alle domande del giornalista evidenziando come l'Iran non sia peggio delle nazioni che lo accusano di vari misfatti tra i quali quelli di volersi dotare dell'arma atomica; a questo ribatte che “la bomba atomica è l’arma più orribile di questo mondo. Non solo l’Iran non ce l’ha e non intende costruirla, ma bisognerebbe piuttosto disarmare al più presto chi la possiede, ovvero gli Stati Uniti e Israele. Sono loro a mettere per primi a repentaglio la sicurezza mondiale, mentre accusano gli altri di farlo.”
Qui l'articolo originale.
giovedì 23 settembre 2010
giovedì 16 settembre 2010
martedì 14 settembre 2010
mercoledì 1 settembre 2010
Le coscienze si stanno svegliando!
E' stato 'contestato' (cacciato come il mafioso qual'è) marcello dell'utri alla presentazione di un libro (diari segreti di mussolini, falsi) da un gruppo di coscienze libere e che sicuramente verrano seguite da tante altre. Svegliamoci.
martedì 1 giugno 2010
I farmaci servono ad uccidere (e fare soldi)
da www.luogocomune.net
John Rengen Virapen ha fatto carriera nel mondo dell’industria farmaceutica. Partito come semplice rappresentante di medicinali, è
arrivato a dirigere la filiale svedese della Eli Lilly, uno dei
colossi farmaceutici mondiali che compongono la cosiddetta Big Pharma.
Dopo aver vissuto una vita da nababbo, dove nessun lusso gli era
negato, Rengen è andato in pensione, si è sposato ed ha avuto un
figlio. Solo nel vedere il modo in cui la medicina ufficiale trattava
suo figlio – racconta lui – si è reso conto della mostruosità di un
meccanismo criminale di cui lui stesso aveva fatto parte per 35 anni.
Da qui il suo pentimento, e la decisione di denunciare pubblicamente
(tramite un libro e una serie di conferenze) la vera natura
dell’industria farmaceutica.
Naturalmente, ci si domanda quanto difficile fosse per Rengen
individuare questa natura già dieci o venti anni prima, e perchè mai
abbia dovuto aspettare l’età della pensione per riuscire a vederne gli
aspetti negativi.
Ma a noi non interessa dare una valutazione morale di questo
personaggio, ci interessa molto di più quello che ha da dire. E per
quanto non aggiunga veramente nulla di nuovo a quanto già sapessimo o
sospettassimo, è importante notare che per la prima volta abbiamo la
pubblica ammissione di un grave atto di corruzione, a livello
governativo, sull’approvazione di un medicinale che ha causato
centinaia di migliaia di vittime in tutto il mondo.
Vedi la sua intervista completa : www.youtube.com/watch?v=WhU3miAA9i0
John Rengen Virapen ha fatto carriera nel mondo dell’industria farmaceutica. Partito come semplice rappresentante di medicinali, è
arrivato a dirigere la filiale svedese della Eli Lilly, uno dei
colossi farmaceutici mondiali che compongono la cosiddetta Big Pharma.
Dopo aver vissuto una vita da nababbo, dove nessun lusso gli era
negato, Rengen è andato in pensione, si è sposato ed ha avuto un
figlio. Solo nel vedere il modo in cui la medicina ufficiale trattava
suo figlio – racconta lui – si è reso conto della mostruosità di un
meccanismo criminale di cui lui stesso aveva fatto parte per 35 anni.
Da qui il suo pentimento, e la decisione di denunciare pubblicamente
(tramite un libro e una serie di conferenze) la vera natura
dell’industria farmaceutica.
Naturalmente, ci si domanda quanto difficile fosse per Rengen
individuare questa natura già dieci o venti anni prima, e perchè mai
abbia dovuto aspettare l’età della pensione per riuscire a vederne gli
aspetti negativi.
Ma a noi non interessa dare una valutazione morale di questo
personaggio, ci interessa molto di più quello che ha da dire. E per
quanto non aggiunga veramente nulla di nuovo a quanto già sapessimo o
sospettassimo, è importante notare che per la prima volta abbiamo la
pubblica ammissione di un grave atto di corruzione, a livello
governativo, sull’approvazione di un medicinale che ha causato
centinaia di migliaia di vittime in tutto il mondo.
Vedi la sua intervista completa : www.youtube.com/watch?v=WhU3miAA9i0
venerdì 23 aprile 2010
venerdì 9 aprile 2010
La rete è imbrigliata
da: tntvillage
La notizia è triste. Il parlamento britannico, a ranghi ridottissimi (praticamente deserto) ha approvato un disegno di legge (Digital Economy Bill) che introduce forti limitazioni al web consentendo al governo di operare disconnessioni degli utenti e oscuramento di siti senza un formale procedimento giudiziario.
Credo che nemmeno uno stato dittatoriale possa partorire una legge tanto liberticida.
Contiamo sul popolo inglese per una immediata protesta affinché la legge non diventi esecutiva.
Questa legge sarebbe un precedente preoccupante verso una limitazione alla libertà che caratterizza la rete e che la rende il più potente mezzo di informazione che il genere umano abbia mai potuto creare.
La notizia è triste. Il parlamento britannico, a ranghi ridottissimi (praticamente deserto) ha approvato un disegno di legge (Digital Economy Bill) che introduce forti limitazioni al web consentendo al governo di operare disconnessioni degli utenti e oscuramento di siti senza un formale procedimento giudiziario.
Credo che nemmeno uno stato dittatoriale possa partorire una legge tanto liberticida.
Contiamo sul popolo inglese per una immediata protesta affinché la legge non diventi esecutiva.
Questa legge sarebbe un precedente preoccupante verso una limitazione alla libertà che caratterizza la rete e che la rende il più potente mezzo di informazione che il genere umano abbia mai potuto creare.
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